Bibliotour Cantabria un viaggio tra personaggi e autori della montagna

Viaggiare è un processo maieutico, una maniera di convertire l’esperienza del viaggio in una occasione di crescita personale.
Il viaggio se vogliamo è come leggere un bel libro, ci aiuta a scoprire un mondo diverso dal nostro, ci trasporta a situazioni che non abbiamo mai vissuto, suscita emozioni mai provate. Leggendo ci immedesimiamo in altro da noi e viviamo in un’altra realtà, proprio come se di un viaggio si trattasse.

Il Bibliotour Cantabria, nasce da questa infinita passione per una terra, per i suoi personaggi e le sue storie, una terra di libri, poeti e narratori. Un viaggio alla ricerca dei luoghi letterari descritti in novelle, racconti o legende… Un viaggio alla ricerca delle fonti di ispirazione di poeti e bardi. Un viaggio del cuore attraverso montagne, valli, scogliere rocciose e spiagge infinte.

Ogni post del Bibliotour Cantabria, vi farà scoprire un autore e un luogo legato strettamente alla sua produzione letteraria.

Mazcuerras o Luzmela è un piccolo paese immerso nella comarca del Saja – Nansa a pochi chilometri da Cabezòn de la Sal. Un piccolo paese, un “pueblo”, che deve il suo secondo nome “Luzmela”, alla fantasia di Concha Espina, una delle più grandi scrittrici cantabriche del XX secolo.

La storia personale di Concha Espina, è strettamente legata a quella di Mazcuerras. Nata a Santander 1869, settima di dieci fratelli, con soli tredici anni si trasferisce a Mazcuerras nella casa dei nonni paterni, dove incomincia a scrivere. Nel 1888 pubblica i suoi primi versi per El Atlantico di Santander. La vita di Concha è degna di essere raccontata, si sposa giovanissima, ed emigra a Valparaiso, dove collabora con giornali Cileni e Argentini. Tornerà a vivere in Spagna a Madrid nel 1900. La sua carriera letteraria sarà il motivo del divorzio dal marito che non vedrà mai di buon occhio, la fama letteraria della moglie. Animatrice di importanti tertulie letterarie nei caffè della calle Goya di Madrid, Concha Spina è conosciuta come novellista ma fu anche una giornalista di punta di numerose testate nazionali e latino americane.

Tornerà a Mazcuerras in piena guerra civile spagnola, e nel giardino della casa che vide i primi passi letterari di una ragazzina di soli tredici anni, scriverà di nascosto, perché sorvegliata dalla Checa di Santander, tre romanzi tra i più compromessi politicamente, perché raccontano la sua esperienza di vita durante la guerra.
Finita la guerra nel 1940 Concha Espina, anche se cieca a causa di una malattia contratta nel 1938, continuerà a scrivere fino al 1955 quando con 86 anni si spegnerà a Madrid.

Una vita romanzata, degna di un film, così come molte delle sue novelle e racconti che vennero utilizzati dal cinema del dopo guerra. Come il caso di Luzmela, la novella scritta nel 1909, proprio l’anno in cui abbandona il marito e si trasferisce a Madrid, per vivere in pieno la sua carriera di scrittrice.
Nel 1948 il piccolo paese di Mazcuerras, adotterà il nome di Luzmela, in onore alla novella di Concha Espina ambientata tra le belle case montagnesi del paese sulle sponde del fiume Saja.

Oggi Mazcuerras è un tranquillo paesino del valle del Saja – Nansa, con una incredibile architettura civile e religiosa, e con interessanti opere d’arte contemporanea. Come la enorme facciata della casa di Cultura che è stata interamente ricoperta da una opera d’arte tessile creata in collaborazione con l’associazione de la Mujer di Mazcuerras e Aselart.

Aselart è nata nel 2015, quando un gruppo di paesani e amici si sono riuniti con l’idea di promuovere un’iniziativa artistica di “arte in strada” o “arte in città”. Arte urbano, rurale dove il paese si trasforma in un oggetto e piattaforma espositiva, con l’intento di promuovere la ricchezza del patrimonio, non solo architettonico, ma anche umano ed etnografico, del comune di Mazcuerras, così come dei tanti artisti che vivono nella comarca.

Inoltre il piccolo paese è stato cosparso di immagini d’epoca, degli antichi abitanti del paese, ciascuno racconta la sua storia e così anche la storia del paese. Il bar, la chiesa, una casa e i suoi abitanti, un bimbo con il suo giocattolo preferito… Di colpo il paese che sembrava muto, ha ritrovato la sua voce grazie alle opere d’arte del collettivo delle donne di Mazcuerras, e alle immagini di ignoti concittadini che a principio del secolo passato abitarono le antiche case di questo nobile paese pieno di storia…