Esistono luoghi che per ragioni strane si convertono in luoghi della memoria collettiva. Luoghi che si sono fermati nel tempo, dove anche lo spazio che li circonda si è fermato. Cantabria è una terra ricca di questi luoghi della memoria, alcuni li potrete trovare nascosti nelle valli che solcano l’intera regione. Uno fra tutti merita un post esclusivo per descriverlo e farlo conoscere.
Ci troviamo a pochi chilometri da Potes, nel municipio di Vega di Liebana, nel piccolo paese di Enterrias, 8 abitanti che vivono tutto l’anno, una posada con ristorante e hotel, e poi un complesso patrimoniale unico in tutta la nostra bella Cantabria, La Casa de Las Doñas.
La storia de la Casa de Las Doñas, e del suo recupero incomincia come in tutte le storie d’amore per un incontro. Un incontro tra Paco, (uno degli 8 abitanti di Enterrias) ed Eva. Lui laureato in storia e geografia, amante della storia del suo paese, e lei una designer laureata in storia dell’arte. Da questo primo incontro, nasce la voglia di recuperare questo patrimonio che altrimenti sarebbe andato disperso. Come tutte le storie d’amore, il tempo è un elemento determinate, e gli anni passano e così anche la storia dei nostro due protagonisti si intreccia a quella della Casona e della famiglia che anticamente l’aveva abitata.
Finalmente dopo anni di lavoro, di restauro e di catalogazione dei innumerevoli oggetti e documenti conservati nella casona, nel 2009 la Casa de Las Doñas riapre come Museo e Collezione Etnografica, dichiarata ufficialmente dal Governo di Cantabria come Prima Collezione Entografica privata. Nasce un museo che attraverso le abitazioni della Casona restaurate, piene degli oggetti originali degli ultimi proprietari, ci dà la possibilità di scoprire dal vivo, la storia degli antichi abitanti di queste Valli.Così scopriamo, come si cucinava a principio del ‘900 e negli anni ’20, come il riscaldamento centralizzato dell’epoca, fosse costituito dalla “Gloria”, una enorme stufa dove si poteva sedere e pranzare. Percorrendo le stanze tutte ammobiliate con mobili e oggetti d’epoca, scopriamo i gusti letterari del vecchio segretario di Enterrias, che era anche il marito di una de Las Doñas, Donna Marcellina. Nella stanza del cucito abbiamo la possibilità di toccare con mano gli abiti confezionati a mano che venivano spediti direttamente da New York o da Cuba.
Un viaggio che da una stanza all’altra ci porta a scoprire anche i luoghi dedicati alla rimessa del vino o delle mele, le stanze dedicate alla essiccazione dei cereali e la Soccareña che adesso è stata dedicata a creare uno spazio aperto dove si possono ascoltare piccoli concerti, presentare libri o come ci è capitato a noi partecipare a un Corso di Restauro e Conservazione.
Durante un fine settimana abbiamo avuto la possibilità di lavorare da vicino con i tesori conservati presso la Casa de Las Doñas, insieme a un gruppo di giovani restauratori provenienti da Spagna e Italia, una occasione unica per scoprire più da vicino l’immenso patrimonio culturale materiale e immateriale che conserva questa nostra bella terra di Cantabria.