You are never too small to change the world. You are never too big to change your mind.
Due frasi potenti, con un importante significato, soprattutto se associate rispettivamente a due personaggi che hanno marcato la storia dell’epoca contemporanea: Greta Thunberg e Donald Trump.
A rappresentare questa scena è TVBoy, artista di strada italiano, pseudonimo di Salvatore Benitende, esponente del Neo Pop. Si tratta di un movimento artistico nato negli anni 80, con l’obiettivo di rivendicare la cultura popolare e la società di consumo, considerandole come strettamente correlate. Infatti, i protagonisti di questa corrente artistica sono soggetti facilmente riconoscibili dal pubblico e a cui vengono date accezioni politico-morali, denunciando il mero consumismo che caratterizza la società in cui viviamo.
TVBoy è uno dei massimi esponenti del Neo Pop e sceglie come forma d’espressione i graffiti, uno strumento che già di per sé genera un conflitto: si può considerare arte “imbrattare” le mura di una città? Beh, la mia risposta, così come quella di molti, è sì, soprattutto quando si tratta di opere così significative, capaci di arrivare dritte alla mente e al cuore.
Un altro degli aspetti fondamentali dei murales di Salvatore è la scelta di icone pop: da Raffaella Carrà, a Franco Battiato, Frida Khalo, la Gioconda, Maradona, Messi. Questi miti della cultura contemporanea sono rappresentati attraverso colori brillanti, vivi che sembrano un forte richiamo al movimento artistico della Pop Art, a cui chiaramente si ispira.
La maggior parte degli street artists considerano conveniente rimanere anonimi, però TVBoy ha deciso di far conoscere al mondo se stesso, piuttosto che solo la sua arte. Infatti, nel 2008 viene registrato il suo marchio e inizia a collaborare con differenti brand commerciali, così come inizia ad essere invitato ad esposizioni collettive. La sua carriera artistica continua in ascesa e approda a Barcellona dove, attualmente, sembra essersi stabilito.
Tra i più famosi murales presenti nella città catalana, distacca quello dedicato a Raffaella Carrà: il volto iconico della pop star, il suo caschetto biondo, lo sguardo sensuale, adagiato sulla bandiera dell’orgoglio gay. TVBoy sa benissimo di lanciare una provocazione, prontamente accolta da vandali che rovinano il graffita con scritte omofobi come “no gay”. Questo gesto è specchio di una società che sembra ancora non essersi evoluta e che costringe l’artista a ridipingere il murales.
Le opere di Salvatore Benitende suscitano spesso dibattiti, grazie all’ironia che le caratterizza. Un esempio è La Gioconda che indossa una mascherina e sostiene un cellulare di ultima generazione, come se si stesse facendo un selfie. Il murale si trova di fronte al palazzo della Generalitat di Catalunya ed è comparso a febbraio del 2020, quando il coronavirus era ancora solo un presagio in Spagna. TVBoy è riuscito a provocare la società, utilizzando un linguaggio spiritoso che, allo stesso tempo, fa riflettere poiché rappresenta la fobìa, la paura che il mondo stava iniziando a percepire con la diffusione di una malattia sconosciuta, che stava provocando milioni di morti ed iniziava ad assumere a tutti gli effetti l’aspetto di una pandemia mondiale.
Queste sono alcune delle opere di TVBoy che colorano le strade di Barcellona e non solo. L’artista ha raggiunto una fama tale da essere invitato ad esposizioni insieme ad artisti di fama internazionale, come Andy Warhol, Basquiat e Lichtenstein.
In Italia è diventato famoso grazie al murale che rappresenta un bacio tra Salvini e Di Maio, dipinto in una strada a due passi dal Parlamento, nel giorno in cui i due politici erano stati proprio eletti. TVBoy lo definisce come “un bacio tra populisti” e, pur vivendo in Spagna, si reca in Italia per fare satira, per creare un dibattito, una provocazione sulla politica nazionale. Avverte l’esigenza di denunciare ciò che stava accadendo, in forma sottile, intelligente, ispirandosi al bacio tra Leonid Breznev ed Eric Honecker, ritratto sul muro di Berlino durante i festeggiamenti del 30° anniversario della Repubblica democratica tedesca della Germania Est nel 1979. Come ben potrete immaginare, il murale è scomparso il giorno dopo ed è stato censurato dalla polizia.
TVBoy si può considerare come un artista rivoluzionario, brillante che rappresenta bene la contraddizione della società contemporanea: le opere d’arte che contengono un messaggio forte vengono censurate, mentre delle scritte insignificanti restano sui muri. Se indaghiamo il motivo, è facile trovare una risposta: ciò che genera scomodità ancora non è pronto per essere accettato da una società legata al finto buonismo, al passato, perché come diceva Giuseppe Tommasi di Lampedusa nella sua celebre opera Il Gattopardo “se vogliamo che tutto rimanga com’ è, c’è bisogno che tutto cambi.”
Mercantic presenta una grande varietà di attività da condividere con amici e famiglia. Non è solo un vintage market, ma è anche un luogo in cui trascorrere una giornata diversa, all’insegna del buon cibo. Tra le casette, ci sono vari bar, ristoranti e bancarelle di street food che permettono di assaggiare e comprare prodotti tipici catalani. È un’esperienza molto consigliata per i romantici (e non) che vogliono fare un tuffo nel passato e vivere momenti unici, lontani dal caos della città.