Immerso nella natura, vicino al fiume Guadalaviar, sorge il il paesino di Tramacastilla dove hanno la loro residenza all’incirca 100 persone. Questo piccolo paese che si trova a soli 12 km dalla storica città di Albarracín, è circondato da bellissimi percorsi naturali da poter fare a piedi o in bici, ed ha diverse attività interessanti nei dintorni.
Parco La Maleza, un contatto diretto con la fauna iberica
Il Parco Faunistico Iberico La Maleza è il nuovo arrivato nell’offerta turistica della regione. Situata poco prima di raggiungere Tramacastilla da Albarracín, è un’area di 23 ettari con animali semi-liberi. È stato presentato per la prima volta a febbraio 2020 e, sebbene abbia dovuto chiudere solo un mese dopo a causa della pandemia, ha riaperto a metà luglio dello stesso anno.
Nella zona sono presenti 40 animali di specie autoctone: lupi, mufloni, cinghiali, stambecchi e altre specie che un tempo abitavano le montagne della zona. Questi animali si possono vedere attraverso due percorsi che vengono descritti dal personale del parco: uno di un’ora e mezza ed un secondo di due ore e mezza. Nonostante si possano visitare nei tempi stabiliti, il mio consiglio è quello di prendersi il proprio tempo per rimanere ad osservare in silenzio, portandosi dietro dei prismatici per poter scorgere gli animali da lontano. Per i visitatori più piccoli, c’è inoltre uno spazio con alcune delle specie di animali per poterli vedere da vicino.
Albarracín Aventura, parco avventura
Il parco avventura Albarracín è una struttura all’aperto che offre divertimento per tutte le età per tutte quelle persone che vogliono passare una mattinata o un pomeriggio diverso. Che cosa si può fare? Ci sono diverse attività come il tiro con l’arco, paintball e altre attività, ma quella che sicuramente vi farà vivere un’esperienza incredibile a contatto con la natura è quella dei circuiti tra gli alberi dove ti sposterai tra teleferiche, carrucole, passaggi acrobatici, piattaforme in legno e passerelle, accompagnato da un team di istruttori specializzati, entusiasti e disponibili, che ti insegnano come muoverti fra gli alberi.
Dopo aver indossato casco, longe con moschettone e carrucola e imbragatura, ed aver ascoltato i consigli e aver fatto una breve prova con l’istruttore, potrai cimentarti in una vera avventura in un luogo perfetto tra gli alberi e nel silenzio della zona. Sono stata così presa dall’esperienza che non sono riuscita a fare foto, ma comunque tutte le informazioni sono disponibili sul loro sito web è www.albarcinaventura.com.
Hospedería El Batán, stella Michelin
Dal 2013, questo ristorante localizzato a Tramacastilla conversa l’ambita stella Michelin, e a mia aggiunta la mantiene senza alcun problema.
Lo stabilimento mi ha conquistata già dall’accesso che attraversa un boschetto, che poi si apre su un affascinante edificio con finestre al secondo piano, dove si trova il ristorante. Una volta seduti, si nota l’ambiente stellato attraverso le divise immacolate del personale, e la loro presentazione attenta di ogni piatto. Il menù degustazione è un susseguirsi di sequenze raggruppate per tema.
Il menù cambia durante tutto l’anno. Nel mio caso il menù si componeva di: chips di baccalà con crema di formaggio e tartufo, gelato al salmorejo in un cono, pane bao con pollo ruspante chilindrón. Subito dopo, tonno blu finlandese con pera invernale (altro frutto di Teruel), perle nere di olive nere, schiuma di cetriolo e lime, e un mite wasabi all’altezza dell’aggettivo: giusto.
Segue un terzo piatto composto da un lato da spinaci, tuorlo d’uovo biologico (di Villel) e tartufo, e dall’altro da borraggine con carbonara e tartufo, un piatto che è un peccato di gola istantaneo in tutte le religioni, comprese quelle che si inventano al momento. Passiamo al piatto del bosco e di montagna con panna, fonduta di tartufo, porcini e trombe, essendo tutto il set di funghi disponibile nelle vicinanze del ristorante.
Arriviamo ai piatti principali con branzino selvatico con purè di cavolfiore e legumi quaresimali, perché per la buona tavola non ci sono gli ostacoli del calendario. E dalle porte al campo arriva il turno del wagyu, la carne più famosa del pianeta, dal genoma giapponese; Quello offerto da El Batán ha tutte le certificazioni possibili e arriva da Bajo Aragón grazie a Mudéjar Wagyu (Martín Berasategui è un fan, tra l’altro), una fattoria situata ad Aliaga dal 2018. È un foglio sottile che viene rifinito sulla fiamma sul tavolo. Manca la lombata di cervo con purea tartufata e sottaceti prima dei dolci: formaggi e consistenze (viva l’Albarracín!), consistenze di pesca (anche la buccia è una prelibatezza) e cucchiai di cioccolato, nocciole e toffee.
Senza dubbio un’esperienza eccezionale che si complementa perfettamente con l’attività all’aria aperta che si può fare nei dintorni.