Il gran giorno è giunto è ancora l’alba

Come poter dormire?

Oggi arriva la mia famiglia dall’Italia e conosceranno il mio Paradiso terrestre, Fuerteventura!

Il tragitto fino all’Aeroporto è intriso di ansia ed emozione al pensiero di riabbracciare mia madre e mia sorella che non vedo da molto tempo.

Ed eccole! Le vedo uscire dalla porta degli arrivi, sono l’immagine della primavera, sorridenti anche se con qualche segno della stanchezza per il lungo viaggio.

Ci aspetta una settimana ricca per far dimenticare questa fatica. Ho preparato un tour favoloso per far loro conoscere il nord della mia Isola.

Mi chiedo se Fuerteventura, l’Isola magica, riserverà alle mie donne la sua solita accoglienza come ha fatto anche con me quattro anni fa, una accoglienza che si è subito trasformata in una scelta di vita nuova.

Il secondo giorno, del sogno che continua, si presenta con il sorriso della sua alba, veloce e improvvisa, e noi siamo già pronti per partire in perlustrazione dell’isola dopo una passeggiata nel centro di Corralejo.

La strada non è asfaltata in questa zona dell’isola, per preservarla al suo stato naturalistico. Qui vi sono moltissimi spot per praticare Surf, infatti si è circondati da camper, auto e furgoncini di un gran numero di ragazzi con la tavola in mano intenzionati a sfidare le onde.

A pochi chilometri di distanza possiamo visitare una delle spiagge più particolari di tutta l’isola, la spiaggia dei “Pop Corn”.

Questa spiaggia è unica al mondo, è ricoperta da coralli bianchi, che le maree e le correnti marine depositano su questa spiaggia. Il loro colore e la loro forma assomiglia, proprio, ai pop corn.

I rodoliti, meglio conosciuti come fili, popcorn o ‘pop corn’, sono strutture calcaree di alghe coralline rosse.
Sono piante acquatiche che hanno un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità marina poiché fungono da cibo, riparo e vivaio per i pesci. Quando muoiono, arrivano alle spiagge sotto forma di ciottoli bianchi, e con il passare del tempo diventano granelli di sabbia bianca che ricoprono le spiagge del nord dell’isola.

Quando si è su questa spiaggia si ha la sensazione di entrare in un posto incantato.

La spiaggia è completamente bianca sembra veramente di camminare sopra una distesa di pop corn.

Giusto una mezz’oretta per godere del luogo e si riprende il viaggio verso la seconda metà del nostro viaggio: Majanicho

Majanicho è un piccolissimo villaggio di pescatori con poco più di un centinaio di abitanti
È costituito da un insieme di case sparse, qua e là intorno ad una piccola baia.

Tra queste case, dipinte di bianco, con porte dipinte di color azzurro o verdi e spicca la minuscola chiesa di Nuestra Señora del Pino.

La piccola baia, che ospita tante minuscole barche, offre un’acqua cristallina e tiepida durante la bassa marea, e i raggi solari giocano con i piccoli pesci che nuotano serenamente alla ricerca di cibo.

È ora il turno del Faro del Toston.

La strada è piena di curve ma che ci consente di ammirare le tante insenature e spiaggette di questo luogo.

Le piscine naturali intorno al Faro del Toston sono un luogo perfetto sia per i grandi che per i piccini ma nelle giornate di vento c’è uno straripare di appassionati del Kitesurf.

Finalmente si arriva al Faro, che è il punto più a nord dell’isola, dove spesso il mare è molto agitato, per l’incontro delle correnti marine, e anche il vento, qui, non è uno scherzo.

Il faro del Toston ha un fascino particolare, un elemento fisso, un punto di riferimento per tutto il nord dell’isola, di notte il suo fascio di luce si vede da molti chilometri.

Poiché si è fatta ora del pranzo si decide di dirigerci verso El Cotillo, passando prima per le sue bellissime spiagge.

La prima è Playa Esquinzo. Questa è una spiaggia isolata con suggestive viste dalle sue alte scogliere.

Per arrivarci è necessario scendere dalla scogliera nord percorrendo un minuscolo sentiero.

La spiaggia è di sabbia dorata, lunga 300 metri lambita da acque turchesi.
Consiglieri a chiunque di venire a godere di questa spiaggia dalla natura selvaggia popolata solo da surfisti a caccia di onde, qui sempre generose.

Prima di arrivare a El Cotillo, però, è d’obbligo una brevissima sosta a Playa dell’Aquila da molti conosciuta come Playa Escalera.

L’unico accesso a questa spiaggia è la lunga scalinata che scende dall’alta scogliera che la circonda.

La sabbia dorata e l’acqua turchese fa di questa spiaggia un luogo paradisiaco.

Ad aspettarci per il pranzo a El Cotillo è Nicola, titolare e ispiratore di un rinomato ristorante, il PintXÓ, unico nel suo genere.

Il PintXÓ si trova in una posizione molto particolare, è vicino al porto di El Cotillo e la sua terrazza affaccia alla Torre del Toston e alle Grandi Spiagge, la vista da qui è unica.

Vi si può assistere, nelle ore serali, ai leggendari tramonti di El Cotillo, mentre rientrano le piccole barche dei pescatori dalle loro battute di pesca, sfida continua in questo immenso oceano.

La cucina di Nicola è molto particolare, basata sui Pincho, o pintxo, termine usato nel centro-nord della Spagna, per la precisione nei Paesi Baschi, per identificare uno stuzzichino che accompagna l’aperitivo, ma rivisitata dall’arte culinaria di questo grande chef.

Il pincho è costituito da una fetta di pane con sopra uno o più ingredienti tenuti insieme da un lungo spadino di legno.

C’è un Pincho per ogni gusto, a base di pesce, di carne, vegetariani e misti.

Queste piccole creazioni gastronomiche, non solo, sono una vera poesia per il palato ma sono anche le piccole opere d’arte per la vista, creazioni di uno chef che è anche un pittore e uno scultore.

Ogni piatto è una piccola opera d’arte!

Estremamente soddisfatti si decide di rientrare a Corralejo, prima però, è doverosa una deviazione per ammirare il Tindaya, la montagna sacra di Fuerteventura.

Stanchissimi ma pieni di felicità per questa giornata ricca di emozioni, esperienze, colori e sapori paradisiaci…

Domani ci attende una giornata, se mai possibile, ancora più entusiasmante!