La Palma, isola bonita

Con i suoi 2426 m. di altezza per una superficie di 708,32 km2, l’isola di La Palma è la penultima isola più ad ovest delle Isole Canarie. Più lontana di lei c’è solo l’sola di El Hierro, che si riteneva anticamente la fine del mondo in quanto il punto più estremo del mondo conosciuto, come vi parlo nel mio articolo dedicato a quest’isola solenne.

La Palma è diventata molto famosa l’anno 2021 per via dell’eruzione vulcanica durata ben 85 giorni. Personalmente amo quest’isola perché ha un’energia femminile e fertile ed è un microcosmo che contiene tanti tipi di paesaggi, di climi, di piante e di colori.

Arriviamo all’alba con il catamarano e la piccola marina dell’isola ci accoglie con gentilezza e professionalità.

Il capoluogo dell’isola, Puerto de la Cruz, ha una posizione molto suggestiva perché due montagne cadono a strapiombo sopra la cittadina abbracciandola.

Come prova del suo famoso clima molto variabile, quella che ci sembrava una stupenda giornata di sole viene coperta in un battibaleno da un peculiare manto di nubi che genera una pioggerellina simile alla nebbia.

Il panorama in compenso è mozzafiato. La vegetazione esplode in ogni angolo ed incluso ai bordi delle strade; varietà meravigliose di fiori e piante selvatiche sembrano stare posando per delle cartoline, kilometro dopo kilometro cambiando di forme e colori a seconda dell’altitudine a cui ci trova. L’isola è un tripudio della fertilità.

Arriviamo quindi a Villa de Mazo, dove il nostro amico Beppe ci ha preparato una barbacoa. Per Beppe, italiano, quest’isola è stata un’occasione per disintossicarsi dalla sua vecchia vita e crearsene una più semplice, da vivere secondo natura.

Risaliti in macchina, partiamo alla volta dell’estremo Sud dell’isola, dove impera il faro de Fuencaliente, nella Riserva Marina della Palma. Poco a sinistra del faro si trovano le saline di Fuencaliente, dove si estrae sale marino dall’acqua oceanica. Compongono uno spettacolo di riflessi e colori rosati che si distendono per varie vasche geometriche e contrastano con i lapilli neri che costituiscono il paesaggio.

Alla sera torniamo a Puerto de la Cruz. La capitale dell’isola vanta un passato di prosperità commerciale ed economica, come testimoniano le tante chiese ed architetture che incontriamo passeggiando per la calma ma vivace cittadina. Richiamano l’attenzione, i molti balconcini di legno tipici canari, che in quest’isola traboccano di fiori insoliti e profumati.