Nel cuore della Spagna, al nord-est della regione di Castilla La Mancha, troviamo la meravigliosa provincia di Cuenca. Questa provincia offre un paesaggio naturale ricco di contrasti che lasciano a bocca aperta.
Il nostro viaggio inizia nelle Lagune di Cañada del Hoyo. Un complesso unico composto da 7 lagune, dichiarato Monumento Naturale, che si trova nella zona centro-orientale della provincia di Cuenca. Le lagune si dividono in gruppi o zone:
una superiore con un percorso molto breve in cui si possono visitare la Laguna de la Gitana, quella del Tejo e quella del Lagunillo;
e uno inferiore con altre quattro, che si trovano in una propietà privata, per cui solamente si possono visitare negli orari di apertura al pubblico. Le lagune in questione sono quelle della Parra, della Cardenillas, delle Tortugas e della Llana.
La grandezza e maestosità di queste lagune sta nel fatto che nessuna di esse è di colore simile alle altre, almeno apparentemente. Questo perché ognuno contiene microrganismi che fanno variare il colore dell’acqua se visti dall’occhio umano. Ma anche la luce ha molto da dire su questo fenomeno, così come la temperatura, il periodo dell’anno e l’ora del giorno in cui
vengono visti. Tant’è che, ad esempio, la Laguna della Gitana è di un azzurro-verdognolo, quella del Tejo è di un blu scuro e il Lagunillo è quasi nero. Inoltre, durante alcuni giorni d’autunno, quella delle Tortugas si dipinge di rosa!
Il percorso non è molto lungo, e permette di prendersi il tempo per osservare, rilassarci e anche per leggere la leggenda che dà loro il nome a ciascuna. Tutte storie interessanti e, secondo me, azzeccate.
Seguiamo la rotta nella chiamata Serranía di Cuenca, arrivando alle Torcas dei Palancares. Un insieme di grandi depressioni in terreno calcareo, cedimenti con grande profondità e grande diametro causati dal paziente lavoro di dissoluzione delle acque sotterranee.
Al momento, possiamo vederne 30, ogniuna con le sue caratteristiche. Ad esempio la più grande, denominata Torca Larga, misura 10,27 ettari e la più profonda è Las Colmenas, alta 90,93 metri, anche se forse la più spettacolare è quella del Lobo, che offre un panorama spettacolare con pareti verticali profonde e spoglie.
Come nel caso delle Lagune, anche per questa Torca c’è una leggenda, che racconta l’origine del nome. L’origine della Torca del Lobo si racconta che sia dovuto a un cacciatore di nome Zacarías, arrivato fino a questa depressione di terra, inseguendo un lupo che aveva ucciso il suo gregge. Ma, quando il freddo lo sorprese, il lupo venne ad aiutarlo, nutrirlo e proteggerlo, facendoli diventare amici.
Per visitare le Torcas, ci sono due percorsi previsti che sono ben segnalati, tra i quali si può scegliere in base al tempo a disposizione. La prima si percorre in circa 30 minuti e si visitano 5 torche, mentre la seconda si completa in circa un’ora, passando tra le varie depressioni.