Parte 1 Santillana del Mar
Bisogna alzarsi presto al mattino, quando ancora tutti dormono per godersi una passeggiata sui prati verdi delle coste di Ubiarco vicino a Santillana del Mar. Lì dove il verde dei prati si fonde con l’azzurro inteso del Mar Cantabrico, sulle coste rocciose che cadono a picco, dove d’inverno battono poderose le onde di questo mare tanto diverso dal Mediterraneo della mia Sicilia…
La bruma del Norte, questa specie di nebbiolina umida, avvolge il paesaggio e all’orizzonte si vedono le prime luci dell’alba che venendo dal profondo di questo mare “bravo”, illuminano tutta la costa. Bisogna camminare con calma, fermandosi a contemplare l’infinito attraverso la finestra sul mare del rudere di Santa Justa. Li dove la Ermita, protetta dai marosi, e incastonata nella roccia, sembra quasi fondersi tra il mare e la montagna.
La vita nel Norte scorre lenta, e ti invita a godere dei piccoli piaceri della vita, assaporando ogni istante e catturando nella retina i momenti di gioia e di serenità che ci offre la natura poderosa di questa terra.
Santillana Libro di Pietra…
Seguendo il cammino di Santiago della costa, il nostro pellegrinaggio interiore, incomincia da Santillana del Mar, la Villa de las tres mentiras… Non è Santa, non è piana “llana”, e non ha il mare.
Un piccolo paese medievale incastonato nella costa del Mare Cantabrico, tra le spiagge surfiste di Suances e la costa che ci conduce a Comillas e al Capricho di Gaudì. Santillana con la sua collegiata romanica, con il suo chiostro millenario, i suoi capitelli scolpiti, con le sue strade strette, e le sue casone nobiliari… Santillana un libro di pietra, dove tutto ti racconta una storia, dagli scudi delle famiglie nobiliari, ai segni lasciati dai viaggiatori del passato. Sin da quando La Sage, scrive il suo Gil Blas di Santillana, questo piccolo paese della costa del nord, si trasforma in luogo di pellegrinaggio per artisti e scrittori. Benito Pérez Galdòs, dice che Santillana non si scopre per caso, per scoprirla bisogna visitarla… e poi Sartre che la definisce come il più bel paese di tutta la Spagna.
Santillana del Mar, si è convertito nel mio paese di adozione che ha un posto speciale nel mio cuore, da quando nell’estate del 2002 arrivai dalla Sicilia spinto dall’amore per Alicia… Come tutto nella vita si tratta di un incontro casuale, che poi nel tempo si trasforma in una esperienza vitale. Quella prima estate passata a scoprire la terra della donna amata, ha fatto nascere un amore profondo per i luoghi e le persone che ne fanno parte.
Luoghi e monumenti pieni di storia
Passeggiando per le strade del centro storico di Santillana, bisogna alzare lo sguardo, e contemplare le facciate delle sue tipiche case montañesas, con i tetti spioventi, dalle falde ampie, con i balconi di legno, con la “solana” orientata al sud.
Incominciamo la nostra passeggiata dalla Calle di Santo Domingo, e subito sulla sinistra ci accoglie il Palazzo di Benemejìs, oggi sede della Fundaciòn de Caja Cantabria, con una sala di esposizione e un centro culturale.
Il Palazzo restaurato nel 2008, è la sede della Fundaciòn, e allo stesso tempo un luogo di incontro, e sede temporale per mostre d’arte e bibliografiche. Dal 2011 al 2014 ha ospitato le mostre del libro antico organizzate dalla Asociaciòn Arte Libro che dal 2010 organizza a Santillana del Mar il Festival de libros de Artista “Arte Libro”.
Continuiamo la nostra passeggiata e arriviamo alla Plaza Mayor, dove ci accoglie, la Torre di don Borja antica sede della Fundaciòn Santillana, il Parador Gil Blas, uno dei più antichi di tutta la Spagna, las Casas del Aguila y La Parra uno dei musei del Gobierno di Cantabria, e poi il palazzo del Comune e la Torre medievale del Merino. Quanta storia si concentrata in pochi metri quadrati.
La Torre de Don Borja, oggi sede della omonima collezione e centro culturale, dedicado al libro e alla letteratura ispano-latina, raccoglie una collezione d’arte, e la biblioteca di Pancho Perez, totalmente dedicada alla letteratura ispana. La Torre venne regalata dal Marchese di Comillas alla Infanta Pàz di Borbone, perchè potesse trascorrere l’estate in Cantabria a principio del 1900.
Subito sulla destra si eregge la torre medievale del Merino, oggi privata, ma che negli anni ’70 -’80 fu sede di una galleria d’arte. Uno degli edifici più emblematici di Santillana, questa torre Medievale era il simbolo della presenza del Re a Santillana, che sin dal 1209 aveva ricevuto dai Re di Castilla lo statuto e il privilegio di essere una Città, non pagando i tributi al Re.
Sempre sulla destra della piazza si trova il Parador Gil Blas, nei suoi giardini interni si svolsero tra il 1949 e il 1950 le riunioni della Scuola d’Altamira, un movimento artistico d’avanguardia, che ispirandosi nelle pitture rupestri della grotta d’Altamira, voleva rinnovare il panorama dell’arte spagnola e internazionale del dopo guerra.
Sulla sinistra della piazza Las Casas del Aguila y La Parra, oggi sede espositiva del Gobierno de Cantabria, sono anch’esse legate alla Scuola d’Altamira, visto che furono acquistate ccon l’idea di creare a Santillana del Mar una residenza per artisti.
Santillana un “Pueblo lleno de Arte”
E Santillana è stata e continua a essere, un “pueblo” pieno di arte e di artisti, sin da quando nel 1948 Mattia Goeritz, un artista tedesco, passando un’ estate nella casa di Leonor de la Vega, la casona del Marqués de Santillana, si lascia sorprendere dalla bellezza e dalla modernità delle pitture di Altamira. Un anno dopo nasce il movimento della Escuela de Altamira, con esponenti della pittura, scultura, poesia, musica e architettura, della avanguardia europea.
Santillana è anche la patria di Jeùs Otero, uno dei più importanti scultori cantabri, esponente della corrente naturalista, nella piazza Mayor si può ammirare il bisonte omaggio all’artista ignoto che dipinse le grotte di Altamira. Nel locale museo Jeùs Otero, vicino la collegiata romanica, è possibile vedere le sue opere esposte nei giardini e parte dei bozzetti delle sue opere.
Passato e presente si mescolano nelle stradine di Santillana, dove si svolgono durante l’anno due manifestazioni culturali di rilievo internazionale. Il Festival Arte Libro, nato nel 2010 con lo scopo di promuovere i libri d’artista e le piccole edizioni artigianali, e il Festival di marionette Bisontere.
Basta uscire fuori da Santillana e percorrere pochi chilometri in una piacevole passeggiata, per scoprire le bellezze della Grotta di Altamira, oggi Museo Nazionale e Centro di Investigazione. Le grotte scoperte da Marcelino Sanz de Sautola, nel 1800 sono conisderate l’espressione più alta dell’arte rupestre… Oggi si può visitare la Neo Cueva, una replica delle grotte originali, dove le visite sono ristrette a pochi visitanti alla settimana, per preservare l’integrità delle pitture. I bisonti delle grotte hanno ispirato artisti e poeti, tra i quali Picasso e Mirò.
Il nostro viaggio continuerà per la costa della Cantabria alla scoperta dei luoghi magici di una terra generosa e forte… Stay tuned…