Diario di un fine settimana a Fuerteventura.
Sabato 11 maggio, un giorno come altri, qui sull’isola di Fuerteventura, dedicato al relax e alla scoperta delle meraviglie canarie. Elaboro il programma del giorno dopo e predispongo tutta la mia apparecchiatura. Affronto ogni fine settimana con seria professionalità dedicata allo spettacolo della natura con religioso rispetto. Il giorno dopo sarebbe stato dedicato alle riprese fotografiche delle spiagge intorno a El Cotillo.
Domenica 12 maggio, eccoci al gran giorno, ogni domenica è un gran giorno perché tutto è dedicato all’esclusivo rapporto interiore tra me e l’Isola, senza distrazioni di sorta.
Sveglia alle 8. Nell’aprire la finestra del mio appartamento scopro con rammarico che la giornata non si presenta come delle migliori; un po’ di calima offuscava il cielo.
Decido comunque di prendere tutta la mia attrezzatura; drone e macchina fotografica e mi avventuro in direzione di Piedra Playa, situata a sud di El Cotillo.
Inizio a scattare alcune foto, ma visto la non perfetta visibilità non è il caso di “alzare” il drone. Resto comunque affascinato dal moto ondoso dell’oceano e dai suoi incredibili colori.
I surfisti, sempre presenti da queste parti, sono intenti a cavalcare le loro onde, soprattutto oggi che è domenica e per lo più sono liberi dalle loro obbligazioni quotidiane.
L’Oceano con le sue onde per tutti rappresenta la libertà.
Assorto in questi pensieri incrocio un ragazzo italiano che ha un bel negozio di prodotti alimentari, tipici canari.
Quando due italiani si incontrano da queste parti è impossibile non iniziare un’interminabile conversazione. L’argomento è “La Feria Insular de Artesanía Fuerteventura 2019” (Fiera dell’artigianato canario 2019).
Avevo già sentito parlare alcuni giorni prima di questa Fiera, ormai divenuta storica essendo arrivata alla sua 32^ edizione, ricca di prodotti locali di ogni genere, a rappresentare l’artigianato e la gastronomia di queste meravigliose isole.
Come fare a mancare a questo appuntamento? E il mio amico decide di portarmi con lui per andare a vederla.
Ogni stand ha sopra scritto l’isola di provenienza: Fuerteventura, Gran Canaria, Tenerife, La Gomera, Lanzarote El Hierro e La Palma.
Ci sono proprio tutte. Questo è un appuntamento che non si può perdere se ci si trova da queste parti nella seconda settimana di maggio, organizzata ogni anno magistralmente dall’Ayuntamiento de Antigua.
Questo anno, gli artigiani sono stati riuniti nel Recinto Ferial junto al Museo del Queso.
Gli artigiani mostrano con orgoglio le loro produzioni e sia i turisti che gli abitanti dell’isola rispondono con entusiasmo.
Tutti si fermano facendo domande e cogliendo l’occasione per accaparrarsi oggetti veramente originali e tipici, che ben rappresentano la storia e la cultura artigianale canaria, è come se in pochi minuti riuscissero a visitare ognuna di queste isole fantastiche.
Un vero spettacolo che premia la vista per qualità e quantità dei prodotti esposti. Mi aggiro per gli stand e fotografo senza sosta ogni stand, cercando di immortale ogni oggetto, ogni momento di un evento eccezionale ogni anno. Nel secondo capannone vi è la zona enogastronomica gestita da tutte le aziende agricole presenti in Fiera.
Un tripudio di profumi e sapori. Formaggi di capra, dolci fatti con il gofio, miele, oli, prodotti tipici locali e le salse tipiche, tutto rigorosamente artigianale. Coltivato, allevato, prodotto e confezionato con le proprie mani da questi canari sempre con il sorriso pronto che ti fanno sentire uno di loro in ogni circostanza.
Anche in questo caso le persone si fermano ad assaggiare e cogliere l’occasione per portar con se qualcuna di queste prelibatezze esposte. Devo dire che la gola rischia di prendere il sopravvento e si rischia di assaggiare un po’ di tutto per sperimentare nuovi sapori e prodotti.
Non sono un esperto enogastronomico ma posso assicurarvi che le cose che ho assaggiato erano veramente appetitose. Voglio far parlare le immagini che sicuramente possono rappresentare la realtà meglio di 1000 parole.
Il terzo spazio è dedicato agli eventi e ai concerti che si susseguono durante i 4 giorni della Fiera: artisti locali allietano le giornate con le loro canzoni e la loro musica. Una caratteristica di questi luoghi è proprio la musica, presente in ogni luogo e in ogni momento che ti cattura con il suo tipico ritmo e allieta l’animo, scacciando ogni fastidioso pensiero.
Si entra poi nel terzo capannone con una quantità sterminata di tavolini e sedie dove è possibile gustare, ad un prezzo modico piatti, i tipici canari, dando sfogo alla festa delle tapas.
Tornato a casa, colpito dalla Fiera, decido di andare su internet per documentarmi.
La scoperta è sorprendente. Le produzioni locali per poter accedere alla Fiera con un proprio stand devono documentare tutta una serie di requisiti, frutto di rigorosi disciplinari.
Una attenta valutazione viene fatta da una Commissione di Qualità prima di assegnare ad ognuno il proprio spazio, affinché ogni espositore sia in grado di rappresentare questa terra generosa.
Una bella esperienza che non mancherò sicuramente di ripetere anche il prossimo anno, per poter vedere nuovi prodotti e nuove produzioni locali.
Vi do appuntamento ad Antigua in Fuerteventura a “La Feria Insular de Artesanía Fuerteventura 2020”.
Non perdetevi questo evento:
http://www.ayto-antigua.es/eventos/documentacion-xxxii-feria-insular-de-artesania-fuerteventura-2019